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Campi Flegrei: quanto dobbiamo preoccuparci?

Nella puntata di martedì 13 giugno 2023 di Impresa Radio Network il conduttore del programma, Claudio Pasqua, insieme al giornalista scientifico de La Stampa Antonio Lo Campo e al contributo della divulgatrice scientifica Mariangela Pirari, autrice del blog Viaggio nella Scienza, illustreranno il rischio che si sta facendo sempre più tangibile: la possibilità che l’intera area dei campi Flegrei mettano a rischio la vita di centinaia di migliaia di persone.

I Campi Flegrei sono una vasta area di origine vulcanica situata a nord-ovest della città di Napoli. Si tratta di uno dei supervulcani (o grande caldera) tra i più pericolosi al mondo ed è famoso per il fenomeno del bradisismo, un periodico innalzamento e abbassamento del livello del terreno.

Gli scienziati sono preoccupati da molti anni a causa dell’attività sismica dei Campi Flegrei. L’Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia (INGV) monitora costantemente la situazione nella zona e rilascia regolarmente un bollettino di sorveglianza per tenere informati anche i residenti.

Solo nel mese di maggio 2023 sono stati registrati 661 terremoti, tutti di bassa intensità: quasi il 47% di essi è passato inosservato in superficie perché aveva una magnitudo inferiore a zero, mentre solo un evento (0,15%) ha raggiunto una magnitudo superiore a 3. Gli ultimi due terremoti sono avvenuti l’11 giugno: il primo a Pisciarelli con una magnitudo di 1,6, il secondo a Pozzuoli con una magnitudo di 3,3.

Tutti si chiedono quando potrebbe verificarsi la prossima eruzione e quali saranno le sue conseguenze. Purtroppo, la scienza non è in grado di rispondere a questa domanda con certezza: le caldere vulcaniche dei Campi Flegrei sono inattive da millenni ed è difficile prevedere la loro attività. Sappiamo che le eruzioni vulcaniche possono essere precedute da terremoti, deformazioni del suolo e presenza di fumarole, ma potrebrebbero passare giorni, mesi o addirittura anni tra questi segnali e l’evento eruttivo effettivo. Monitorando attentamente l’attività vulcanica, è possibile studiare questi segnali premonitori, monitorarli e evacuare le aree interessate in tempo.

L’evacuazione tempestiva dei Campi Flegrei in caso di eruzione è motivo di preoccupazione, poiché la zona comprende i comuni di Bacoli, Monte di Procida, Pozzuoli, Quarto, Giugliano in Campania e parte della città di Napoli. Questi comuni si trovano all’interno della caldera formatasi a seguito di due eruzioni che hanno dato origine, insieme ad altri fenomeni di minore importanza, alla configurazione geologica attuale: l’Ignimbrite Campana e il Tufo Giallo Napoletano.

Per saperne di più 

COSA SUCCEDERÀ SE DOVESSERO ERUTTARE I CAMPI FLEGREI?

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